TRA IL SENIO ED IL SANTERNO, pubblicazione di carattere sociale, civile e culturale per il territorio del Comune di Solarolo, a salvaguardia della sua identità, delle sue origini, della sua storia e delle sue istituzioni, sostenuto, curato e realizzato da COOP. LIBERTAS SOLAROLO Registrazione della testata: Tribunale di Ravenna, Num. Reg. Stampa 1463, data del Decreto che autorizza la registrazione: 16/02/2021. Sede, Redazione, Amministrazione: Corso Mazzini n.31 - 48027 Solarolo (RA) Proprietario ed Editore: Coop. Libertas Solarolo Soc. Coop. a.r.l. Direttore responsabile: Maurizio Cortesi. Lo stampato viene distribuito gratuitamente ad ogni indirizzo di Solarolo. Ciò è reso possibile poiché il giornale si sostiene economicamente con i soli corrispettivi dei suoi inserzionisti.

L ’ALMANACCO DI CIACARUS di Giovanni Zoli - GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO - APRILE

di Giovanni Zoli

L ’ALMANACCO DI CIACARUS

GENNAIO

Zner avèr (Nanni 1924)
Gennaio avaro

Zner zner, t’mèt e fugh int è paièr, t’mèt e fugh int la paiarena avèiat, zner, senza farèna (Randi 1890-91)

Gennaio gennaio, metti il fuoco nel pagliaio, metti il fuoco nel piccolo pagliaio vattene, gennaio senza farina

6 - Epifania di Nostro Signore

La nòt dla Pasqueta e scor e ciù e la zvèta
La notte della Pasquetta parlano il chiù e la civetta
Par la Pasquèta,un’urèta
Per la Pasquetta un’oretta (le giornate cominciano ad allungarsi)

17 - Sant’Antonio Abate

Sant’Antoni da la bèrba bianca s’u n’l’ha u s’la fa
Sant’Antonio dalla barba bianca se non ce l’ha se la fà (se non c’è neve potrà nevicare)
Par S.Antòni abèt i dè i s’aslonga un’ora e un quert
Per Sant’Antonio Abate i giorni si allungano di un’ora e un quarto (M.Spallicci 1921)

20 - San Sebastiano Patrono di Solarolo

Sa’Bas-cia e fa tarmè la manèla a e càn
San Sebastiano fa tremare la coda al cane (per il gran freddo)
Sa’Bas-cia l’ha la viola in man
San Sebastiano ha la viola in mano
E’ il periodo in cui cominciano a fiorire le viole

25 - Conversione di San Paolo

San Paolo dei segni
Sa’ Pèval di segn: no gvardè calàndar o calandrò Mo gverda che e dè ‘d Sa Pèval e’ seja bò
San Paolo dei segni non guardare alle calende (dall’1 al 12 gennaio) ma che il giorno di San Paolo sia bello

Il 29, 30 e 31 sono i giorni della merla
(Gran freddo)

Gennaio nell’orto

Nell’orto si va solo a raccogliere i radicchi di campo da fare con i bruciatini di pancetta e l’aceto balsamico.

FEBBRAIO

”Lotta tra Carnevale e Quaresima”
Pieter Bruegel il Vecchio

Fabraròl da la curta volta, è fe brusè l’oss e la porta.
Febbraiolo dal corto giro fece bruciare l’uscio e la porta.
L’inverno lungo fa consumare le scorte in dispensa.


Candelora

Par la ziriola o che neva o che piova o che tira la bura, d l’inveran a sè fura mo se ujè e sulatèl uj n’è incora un msarèl
Per la Candelora o che nevichi o che piova o che soffi la bora, dell’inverno siamo fuori ma se è soleggiato ce ne sarà ancora per un mesetto

La Candelora segna l’inizio del risveglio della natura.
Nell’aria si sente l’odore dell’erba più verde, le gemme cominciano ad ingrossare e madre terra risveglia le radici delle piante.
Per alcuni animali finisce il letargo e tutto sembra volgere al rinnovamento.

14 - San Valentino
Patrono dei malati di epilessia e patrono degli innamorati.
Dop Nadel tòtt i dè l’è carnevel (Quondamatteo)
Dopo Natale tutti i giorni è carnevale.
16 - Martedì grasso
Ultimo giorno di carnevale
A la galèna ingorda u i sciupè e gòs
Alla gallina ingorda scoppia il gozzo
17 - Mercoledì delle Ceneri
Primo giorno di Quaresima
(San Grugnone, santo inesistente; la tradizione narra che la gente, dopo essersi abbandonata alle gioie del Carnevale, metteva il grugno pensando alle privazioni della quaresima)

Febbraio nell’orto

Nell’orto si seminano piselli e fave, si interrano i bulbi di cipolle e si preparano i solchi per le patate.
Si raccolgono radicchi di campo, si bruciano le erbacce e si fa pulizia.

MARZO

“Primavera” - Botticelli

Mèrz da e pè schèlz (Morri 1840)
Marzo dal piede scalzo
Mèrz marzott, uguèl e de a la nott (M.Spallicci 1921)
Marzo marzotto uguale il giorno alla notte

Mèrz pazarèl se tvì e sòl tu so l’umbrèl
Marzo marzo pazzerello, vedi il sole prendi l’ombrello
Lom a mèrz i prèm trì dè de mes
Luce a marzo i primi tre giorni del mese

I falò dei primi giorni di marzo propiziano un buon inizio anno agrario


8 - Festa della donna
con il fiore giallo della mimosa

11 - Segavecchia

Festa di mezza Quaresima.
Una antica cantilena così narra: “sega la vècia, sega la nova, sega la vècia di Cutignola”
Sega le vecchia, sega la nuova, sega la vecchia di Cotignola

Per la segavecchia si usava fare la pentolaccia con una vecchia pentola di coccio piena di caramelle, frutta secca e mandarini.
Posta in alto a penzoloni doveva essere colpita dai ragazzi bendati con un bastone, così che rompendosi lasciava cadere i suoi doni, fra giochi scherzosi di tipo carnevalesco.
Nelle case si usava preparare per i bambini e i ragazzi più grandicelli dei sacchetti di carta contenenti arachidi, ceci, lupini, carrube, mandarini e poche caramelle che poi ciascuno amministrava secondo golosità, per far durare a lungo il tesoretto alimentare, prezioso durante le restrizioni quaresimali.

19 - San Giuseppe
Par San Jusèf i radècc i fa e pèl
Per San Giuseppe i radicchi fanno il pelo (i radicchi cominciano ad andare in bacchetta e non sono più mangiabili a crudo)
21 - San Benedetto
S.Bandètt la rundinena a è tett (Morri 1840)
San Benedetto, la rondine al tetto
Inizio della primavera.
Quest’anno l’equinozio di primavera avverrà il 20 marzo alle ore 09,37.
25 - Madonna dei garzoni
Par la Madòna di garzò, i garzò i fa festa e i cambia padrò
Per la Madonna dei garzoni, i garzoni fanno festa e cambiano padrone

Finita l’annata agricola ne inizieranno un’altra in altra casa per una nuova annata sotto un nuovo padrone.

29, 30, 31 - I Giorni prestati
“I dè imprastè” sono considerati giorni non propizi che marzo chiese in prestito ad aprile per regolare dei conti rimasti in sospeso.
Quest’anno coincidono con i primi tre giorni della settimana Santa o di Passione, la settimana che porta alla Pasqua Cristiana.

Marzo nell’orto

Se ancora non sono stati piantati nei mesi precedenti a marzo si piantano aglio, bulbilli di cipolla, scalogno, fave e piselli.
Marzo è anche il mese in cui solitamente si piantano le patate: la tradizione indica il 19/03, giorno di San Giuseppe, come data ideale.
Altre piante che si possono mettere sono i ceci, gli spinaci, i cavoli primaverili e alcune insalate, ad esempio la valerianella, le cicorie e le lattughe, da taglio e da cespo, tra le colture perenni il periodo è ancora indicato per le zampe di asparagi e per trapiantare fragole. In zone a clima non troppo rigido si trapiantano anche porri, arachidi, cardi, coste, erbette, barbabietole e rape.

APRILE

“La Risurrezione” - Giotto

1 - S.Ugo di Grenoble
E prèm dè d’abrìl tòtti agl’och al và in zìr
Il primo giorno d’aprile tutte le oche vanno in giro

Si riferisce allo scherzoso pesce d’aprile dove solitamente si manda in giro a vuoto il malcapitato, oggetto dello scherzo.

Abrìl da e dolz durmì
Aprile dal dolce dormire
Abrìl tòtt i dè un barìl
Aprile, ogni giorno un barile: mese solitamente piovoso.
Aprile aprilante quaranta durante (Carloni1946)
Se piove il primo giorno d’aprile, quaranta giorni piovosi

4 - Santa Pasqua cristiana di resurrezione
Buona Pasqua a tutti.
Pasqua di pace, serenità e fratellanza.

4 - S.Fasulò (San Fagiolone)
Santo inesistente, ma per gli ortolani è giorno propizio per seminare i fagioli e i fagiolini. Essendo festivo si andrà alprimo giorno feriale possibile.

5 - Lunedì dell’Angelo
Festa che porta i primi approcci alla nostra riviera adriatica (covid-19 permettendo)
Se e tona d’abrìl l’è un bò sègn pr’è barìl
Se tuona in aprile è buon segno per il barile, ci sarà molta uva

10 - Si ricordano a Solarolo i bombardamenti e lo scoppio della torre fatta saltare dai tedeschi in ritirata.
11 - Festa di liberazione di Solarolo
25 - San Marco
Par sa’ Merc e bigàt o cl’è post o cl’è nèd (Morri 1863)
Per San Marco il baco da seta o è in incubazione o è già nato
Quando un tempo non troppo lontano avevamo nelle case i bachi da seta e questi erano i giorni della loro nascita.
25 - Festa nazionale di Liberazione
30 - Santa Caterina da Siena e San Mercuriale
Par Sànta Catarèna un gal e ‘na galena
Per Santa Caterina un gallo e una gallina
Si riferisce alla posta in cova delle uova nel giorno di Santa Caterina perché sarebbero nati pulcini maschi e femmine in egual misura.
Par Sànta Catarèna al bes-ci fura dla cassèna
Per Santa Caterina il bestiame fuori al pascolo
San Mercuriale primo vescovo e patrono di Forlì
Par S.Marcurièl la brènda in tè grimbièl
Per S.Mercuriale la merenda nel grembiale
Si riferisce alle giornate allungate quindi era opportuno interrompere il lavoro pomeridiano nei campi per fare merenda, che veniva portata dalle donne nel grembiale.

Aprile nell’orto

In aprile si comincia a seminare e trapiantare le piante che daranno frutto in estate: dai già citati fagioli, fagiolini, pomodori, melanzane, zucchine, cetrioli, lattughe, cocomeri, meloni, arachidi, zucche di ogni genere, ecc…
Naturalmente le giornate piovose alternate a giornate calde e soleggiate propizieranno i lavori che questo mese saranno decisivi per i prodotti d’estate.