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domenica 27 dicembre 2020

2021-01 - Una chiacchierata con FRANCO

di Giovanni Barnabè
INTERVISTE

Una chiacchierata con FRANCO

E’ stato nel corso di uno degli incontri in cui si pensava a cosa inserire nel giornalino che a Francesco è venuta l’idea di parlare di Franco.

Così con Luigi, compagno della sorella di Franco, ci siamo accordati e sono andato una sera da loro per parlare un po’.

Non c’era un’idea di precisa di cosa dovesse uscire da questa “chiacchierata”, conoscevo Luigi di vista e Franco è una di quelle persone con le quali ti incontri spesso per il paese.

Arrivo così a casa loro e vengo accolto da Franco, da sua sorella ..., suo nipote ... e da Luigi.
Franco si è trasferito a Solarolo con sua Sorella 25 anni fa e subito cercato di integrarsi facendosi tanti amici. Ha fin da subito cercato di collaborare con la comunità il più possibile.

Ha fatto vari lavori, e non gli dispiacerebbe essere ancora utile, anche se l’età, non è più un ragazzino avendo superato i sessanta, e l’acutizzarsi di alcuni problemi fisici ne limitano le possibilità, ma lui non si arrende.

Certo che questa pandemia e la stagione non aiutano molto chi, come lui, ama ed ha bisogno di stare in compagnia, e di vedere i suoi amici.

I suoi amici... Franco non si lamenta tanto della mancanza di strutture, di sostegni o di chissà cosa, Franco soffre la mancanza dei suoi amici, alcuni dei quali non ci sono più ed hanno lasciato in lui un meraviglioso ricordo, ma anche un vuoto incolmabile.
Si commuove quando il ricordo va ad Antonio Cruciani.
Lo portava spesso con se, lo accompagnava alle visite ed era sempre pronto ad intervenire per qualsiasi necessità.
Una lacrima la dedica anche alla Sig.ra Cantagalli, un’altra grande amica che gli ha lasciato un ricordo meraviglioso.

Poi ci sono altri tre amici speciali che condividevano con lui tanti momenti: Gian Luca Conti, sempre pronto ad aiutarlo e a fare due chiacchiere con lui, Roberto “Ugo” Reali che quando lo incontrava al bar o in piazza non lo lasciava mai andare a casa ma lo coinvolgeva in tutte le discussioni che intratteneva con le persone che c’erano e infine Domenico “Mimmo” Laudante, compagno di tanti momenti.
L’espressione di Franco è molto malinconica quando si parla di queste persone, gli occhi sono lucidi, ma c’è comunque un sorriso sul suo volto.
Si vede che si sente un po’ più solo, ma la sorella, al suo fianco da sempre, i nipoti e Luigi cercano di non fargli mancare nulla.

Amici ne ha altri, e ci tiene a dirlo, cita i volontari della Mons. Babini che con la loro opera rappresentano un supporto fondamentale per lui e per la sua famiglia, parla di Fosco con il quale ha lavorato tante volte alle varie Feste della Proloco e che lo fa sempre sentire importante, e poi c’è il Dottor Turrini, sempre disponibile e sorridente.

Ma guarda che serata è venuta fuori, ci si poteva lamentare di tutto e di tutti, invece è stato un bellissimo incontro dovi mi hanno chiesto di me, dove ci siamo scambiati pensieri, dove abbiamo ricordato persone splendide, dove abbiamo riso, dove ho capito che le uniche cosa di cui Franco ha bisogno sono rispetto e compagnia.

Il rispetto è qualcosa di semplice, basta anche solo lasciar libero un parcheggio riservato (l’intera superficie del parcheggio) o il continuare con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Utile sarebbe anche informare correttamente e dettagliatamente le persone su eventuali sostegni o aiuti cui hanno diritto.

La famiglia di Franco non ama piangersi addosso, i problemi preferisce affrontarli e risolverli.


Magari quando incontriamo Franco in giro per Solarolo oltre a un sempre gradito “ciao Franco”, aggiungiamo un semplice “come stai?” gli farebbe molto piacere.


 

 

 

NOTE DELLA REDAZIONE :

In caso di necessità, per l'assistenza ai famigliari, vi invitiamo a contattare i servizi istituzionali o di volontariato che sono a disposizione per fornirvi assistenza, informazioni o per indirizzarvi a chi di competenza.