di Arianna Cassani |
Erano 9 fratelli che babbo Mario e mamma Giovanna si portavano dietro nei campi fin da piccoli, con in mano una fetta di pane e un pezzo di salsiccia. Iniziarono la scuola ma Angelo non era appassionato così dopo 6 anni la abbandonò per scarso rendimento, dedicandosi interamente al lavoro. Il padre subito lo indirizzò nella guida del carro con i cavalli per il trasporto della ghiaia, da caricare nel fiume a mano con il badile e da scaricare anche a Bologna. Per dare il passo ai cavalli si usava la frusta e incitati dal padrone i cavalli sapevano perfettamente la strada da percorrere, tanto che spesso se il padrone si addormentava nel biroccio trovavano da soli la strada di casa.
Questo fu il lavoro di Angelo fino a quando arrivarono i camion che sostituirono carri e cavalli. Il passo da birocciaio a camionista fu breve. Nel 1959 si sposò con mamma: Maria Teresa. Dalla loro unione siamo nati Giuseppe, Angela ed io. Dopo 40 anni babbo si stancò di girare nel traffico, vendette il camion e con il ricavato decise di ampliare la sua azienda agricola e di comprare cavalli ed altri animali.
Negli anni la passione per la frusta non lo aveva mai abbandonato e alla fine degli anni 70 si fece convincere dagli amici Giani d’ Barilè e Giuseppe Sgubbi a fare quei ciocchi della frusta a tempo di musica. Con altri ragazzi del paese e mio fratello Giuseppe iniziarono “l’arte del cioccarino” (frustatore).
I frustatori iniziarono ad accompagnare la banda del paese nelle varie feste paesane e ad esibirsi un po’ ovunque, anche nelle aie accompagnati da un semplice giradischi. Dopo un paio d’anni, all’inizio dell’80, con una nuova divisa e altri colori, decise di formare un gruppo tutto suo e gli diede il suo cognome, nacque così il “Gruppo Frustatori Cassani di Solarolo”. Insieme a Giuseppe insegnarono a tanti ragazzi di Solarolo e dei paesi limitrofi e continuarono a portare in tutto il mondo la nostra Romagna con il suono delle fruste abbinandosi ad altre bande e orchestre. Il Gruppo si fece notare partecipando a gare di frusta portando a casa molti titoli sia in singolo che in coppia.
Parteciparono anche a trasmissioni televisive molto conosciute. A metà degli anni 80 anch’io decisi di seguire le orme di mio babbo e di mio fratello iniziando con la frusta a seguire la passione della famiglia. Gli anni trascorsero velocemente e nel 1991 conobbi Claudio saxofonista e cantante che faceva parte della banda di Imola. Pochi anni e ci sposammo portando avanti la tradizione insieme: oggi Claudio è Maestro di frusta e giudice di gara. Abbiamo portato il nostro spirito anche all’estero ottenendo un po’ ovunque riconoscimenti.
Fra i tanti premi ricevuti mi piace ricordare i vari alla carriera e quello di miglior frustatore della Romagna. Nel 2001 e nel 2005 nascono Michele e Raffaele e ovviamente non potevano che iniziare a frustare prima di camminare. La frusta oggi ha avuto un’evoluzione grazie a coreografie e musiche nuove ricercate soprattutto dalle nuove leve.
Nel 2017 abbiamo deciso di crescere come attrezzature e come impegno riuscendo ad aprire anche una scuola di ballo con tante discipline e tanti maestri, continuando inoltre le varie collaborazioni con altri gruppi e altre realtà. Recentemente si è unita a noi una nuova ballerina da Cesenatico: Cecilia, che diventa la compagna di Michele prima nel ballo e poi nella vita, impara a frustare e subito si distingue nelle gare con diverse vittorie. Tanti premi tante soddisfazioni, ma la gioia più grande è divertirsi e far divertire il pubblico, lasciando un ricordo nel cuore ed un sorriso.
Questa è una passione di famiglia raccontata in poche righe che si tramanda di generazione in generazione grazie ai bisnonni e a nonno Mario che l’hanno trasmessa a Angelo, per farla poi arrivare ai nipoti. PER NOI E’ LA VITA. Voglio ricordare ancora mio padre ed il suo legame con Solarolo, legame che lo portava a sentire il dovere di essere sempre a tutte le ricorrenze, a tutte le sagre, con la sua frusta in mano, anche da solo e sotto la pioggia, gli bastava una polka ed un giradischi per celebrare l’occasione. Come dimenticare poi le magnifiche parate che il pomeriggio del giorno dell’Ascensione partivano da casa nostra (ovviamente dopo un buon pranzo) con carri, cavalli, sbandieratori, majorettes, bande, fruste ecc… per arrivare nella piazza del paese. Per tutto il pomeriggio inoltrato e a volte anche la sera era un susseguirsi di balli musiche e frusta.
La passione di un ragazzo con gli occhi azzurri come il cielo che amava definirsi “istrione comico”, con un grande sorriso ed una vitalità travolgente, è arrivata fino ai nipoti. Questa è la “favola” di una bella e sana tradizione Romagnola che da lavoro è diventata divertimento. L’immagine delle evoluzioni aeree e a terra di cui era protagonista con la frusta e delle quali era molto fiero sono ancora negli occhi di chi lo ha visto. Oggi con orgoglio posso affermare che il “Gruppo Frustatori Cassani” è considerato il Gruppo che meglio rappresenta la Romagna nel mondo. Da oltre 40 anni portiamo in giro la tradizione di famiglia con orgoglio, ricordando i birocciai e lui: il Maestro Angelo Cassani al quale personalmente devo tutto ed il cui spirito abbiamo cercato di trasmettere al nostro gruppo: una famiglia formata da famiglie.
Grazie babbo, sei stato e sei un Grande!!!
[ A.C. ]