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domenica 1 agosto 2021

2021-03 - IL SUPERSONICO SCHIOCCHIO DELLE FRUSTE - Curiosità

Giuseppe Sgubbi
IL SUPERSONICO
SCHIOCCHIO DELLE FRUSTE

Curiosità


In natura il superamento del suono avviene più volte, per esempio il tuono, altro esempio un meteorite che entra nella nostra atmosfera. Come pure può essere creato artificialmente. Un aereo con velocità supersonica, come pure con la velocità di un proiettile dentro la canna. Come è noto l’aria è formata da molecole, ebbene quando un oggetto supera il muro del suono, (circa 330 metri al secondo , 1200 km orari) le molecole non fanno in tempo a spostarsi, conseguentemente, scontrandosi frà di loro, provocano un urto sonoro, cioè un boato più o meno potente.


Sembra quasi incredibile, che, anche con un semplice movimento del braccio, sia possibile far raggiungere l’estremità della frusta ad una velocità supersonica. Sicuramente lo schiocco della frusta è l’unico esempio ove tale superamento è reso possibile dalla sola forza umana. Sulle ragioni per cui la frusta provoca uno schiocco, è stato per lungo tempo un rompicapo per la scienza, infatti le spiegazioni che venivano date, al riguardo di tale fenomeno, non sempre erano unanime.

BREVE STORIA DI TALI STUDI

Nel 1887, l’austriaco Mach dimostra che un proiettile dotato di una velocità superiore a quello del suono genera una onda d’urto che si manifesta con uno schiocco. Ma per molto tempo non si è creduto che con la sola forza umana fosse possibile raggiungere tale velocità. Profondi sono stati gli studi che la comunità scientifica ha dedicato allo studio sullo schiocco della frusta,. A parere di alcuni scienziati lo schiocco era provocato dall’urto meccanico fra due parti della condicella. Non a caso in alcune enciclopedie viene riportata tale possibilità. Nel 1842 a Padova nel corso del congresso del progresso delle scienze, per meglio studiare da vicino tale evento, fu chiesta la presenza di un birocciao. Ebbene gli scienziati presenti concordarono che il punto terminale della frusta aveva effettivamente superato il muro del suono. Nel 1905 un tedesco afferma , al seguito di una esibizione di frustatori austriaci che, senza alcun dubbio, vi era stato tale superamento. non solo, in tale occasione viene per la prima volta misurata la reale velocità del punto terminale della frusta che avrebbe superato del 30% la velocità del suono. Ma mancava ancora la dimostrazione scientifica, una dimostrazione raggiunta nel 1927 da un francese, con una frusta meccanica. Nel 1958 tre scienziati americani, non convinti di quello che al riguardo si diceva , vollero vederci ancor più chiaro, ebbene con una telecamera che faceva 40 immagini al secondo, confermano quello che trentanni prima aveva detto il francese. Anzi aggiungono una curiosità interessante, la frusta può fare ciocchi solo fino ai 1800 km orari, in quanto, dopo il primo schiocco, il punto terminale scompare come fosse tagliato da una forbice. Nel 1998, scienziati tedeschi, usando una videocamera in grado di registrare 9000 immagini al secondo, raggiungono un risultato sorprendente, la durata del ciocco è brevissima, solo due millesimi di secondo, .dopodichè, cioè dopo pochi centimetri, la velocita del punto terminale della frusta è già abbondantemente sotto la velocità del suono.

IL PRIMO RICORDO STORICO DI UNO SCHIOCCO DI FRUSTA

Non è possibile sapere con precisione dove ed in quale epoca un nostro antichissimo antenato abbia usato una frusta per fare qualche schiocco. Di sicuro si sa che in epoca troiana, 1200 A.C, con un colpo di frusta veniva dato il via a gare con cavalli e calessi. Altrettanto in epoca romana. Dall’archeologia abbiamo appreso che le tribu galliche che nel quarto secolo A.C occuparono le nostre zone, usavano delle fruste per fare lo schiocco. Infatti in una loro tomba è stato trovato un manico attorcigliato indispensabile per fare potenti schiocchi. In Francia nel diciassettesimo secolo si trova il primo ricordo di schiocchi di frusta che accompagnano dei canterini. Perciò primo esempio con cui la frusta era usata per accompagnare un motivo musicale. Un secolo prima le coste romagnole furono invase da dei predoni dalmati che con potenti schiocchi di frusta terrorizzarono le nostre popolazioni In tal caso la frusta sarebbe stata usata per motivi che potremmo definire bellici.

Mi sono fatto una domanda; in epoca preistorica sarà stato possibile sentire uno schiocco di frusta? E con quale scopo? Seppur nella impossibilità di poterlo dimostrare con certezza, vi sono buone ragioni per rispondere positivamente, infatti fare schiocchi era, senza alcun dubbio, un utile sistema di difesa per gli uomini primitivi. Nel regno animale vi è una possibile traccia di difesa dai predatori con schiocchi. Alcuni anni fa, visitando un museo paleontologico formulai tale possibile ipotesi. In tale museo vi era uno scheletro di un animale preistorico chiamato Diplodocus, ebbene nella sua scheda era scritto che la lunghissima coda era da lui usata per dare violentissime sferzate ai suoi predatori. Rimasi perplesso, una coda seppur lunga ma molto sottile, non poteva recare gravissimi danni. Piuttosto, se l’animale era effettivamente in grado di far roteare la sua coda ad altissime velocità, con possibile superamento del muro del suono, sarebbero potuti scaturire potentissimi schiocchi che potevano veramente spaventare i loro predatori.

LA FRUSTA ERA IL TELEFONO DEI BIROCCIAI?

Non è una novità che ogni famiglia di birocciai era in grado di distinguere quali erano i colpi di frusta dei propri famigliari. Grazie a tali schiocchi venivano avvisati del loro imminente arrivo a casa. Essendo stato personalmente presente posso testimoniare che in qualche occasione i birocciai erano in grado anche di far “parlare” la frusta. Un conosciutissimo birocciaio, trovandosi ben oltre la chiesa di San Mauro, “disse” alla sua mamma, con ben precisi colpi di frusta, di chiamare il maniscalco in quanto un cavallo stava perdendo un ferro.

[ G. S. ]