di Giovanni Barnabè |
Solarolo tra tanti primati ne vanta uno molto particolare nello sport: quello di Giuseppe Zannoni nominato da un’apposita giuria nel 2000 Campione del Secolo.
Ho incontrato Giuseppe e mi ha parlato un po’ della sua carriera, nato nel 1937 inizia a giocare nel campo di Solarolo (quello ormai dismesso a fianco del principale) nel 1957 per passatempo nell’attuale campo.
I suoi primi “maestri” sono statti Dal Fiume, Mascanzoni, Baroncini Alfredo, Dino “Balâna” Farolfi che gli diceva sempre “Quando segnano gli altri, te tira!”, grazie ai quali arriva nel 1969 alla prima vittoria in coppia con Baldassarri.
Si emoziona ancora quando ricorda che da giovane quando il campo principale di Solarolo era occupato lui ed i suoi amici si allenavano in quello più piccolo lì a fianco che fino agli anni ’90 era in buono stato si giocava anche nel piccolo se il grande era già occupato.
Negli anni 70 il campo principale fu coperto una prima volta, successivamente a seguito dei danni dovuti ad una copiosa nevicata ci fu un secondo intervento per ricoprirlo nuovamente.
Ancora oggi “le BOCCE” sono un punto di ritrovo importante a Solarolo, ma negli anni 60/70/80 la sera alle gare c’erano tantissime persone in tutta la Romagna, ma a Solarolo la gente affollava letteralmente il campo, specialmente in occasione delle partite più importanti.
Per avere un posto a bordo campo bisognava cenare presto e correre al campo.
Gli piace ricordare che lui ha giocato in coppia con tutti, non ha mai detto di no a nessuno e con questi amici ha vinto oltre 200 tornei.Nel 2000 il riconoscimento che lo pone a fianco dei più grandi sportivi di tutto il mondo come n.1 delle bocce: il CAMPIONE DEL SECOLO.
Di seguito riporto le motivazioni con le quali gli è stato conferito questo titolo, motivazioni pubblicate nel libretto “LO SPORT DELLE BOCCE IN ROMAGNA e il campione del 20° secolo” scritto da Luigi Donati (e Spurì).
E’ stato eletto il campione del secolo da una commissione nominata dal Comitato Romagna Bocce secondo determinati criteri:“Il premio non intende sottolineare solo le qualità tecniche dei vincitori, quanto quelle morali o meglio lo spirito d’autentici gentiluomini che hanno portato sui campi di gioco.
E’ un inno allo sport nel senso più puro del termine, ecco perché crediamo che riscuota tanto prestigio nel nostro ambiente.
Le nostre ricerche hanno determinato questa classifica …
1° Posto CAMPIONE DEL SECOLO il solarolese GIUSEPPE ZANNONI (Zanôn).
LA MOTIVAZIONE
Un campione nato per propagandare il fascino dell’agonismo, per tradurre le sue imprese in argomenti di simpatia e di ammirazione da tramandare da una generazione all’altra; ha saputo dare umanità alla propria leggenda, con la propria dimensione ed il proprio carattere avendo costruito la sua ammirabile inarrivabile carriera come giocatore quanto mai versatile: bocciatore o puntatore indifferentemente. E allora emerge la sensazione che quest’uomo capace di rendere giovanili i suoi 63 anni, appartenga non ad una sola società, ma semplicemente a tutto il movimento sportivo in generale ed a tutto il Boccismo Romagnolo in particolare.
Da vincitore o da sconfitto, questo ragazzo dai capelli bianchi, non ha mai smarrito la coerenza della sua semplicità, quella che percorre trionfi e sconfitte, collere e felicità, rabbia e serenità, senza mai perdere di vista i valori originari dello sport: non arrenderti mai! Dai sempre il massimo! ricordati che vivi nel privilegio di un divertimento, non mortificare il tuo istinto e la tua fantasia!
Essendo uno straordinario comunicatore di sentimenti, ti attira, ti trascina, e con il suo smarrire la propria identità tecnica e temperamentale, mostrandosi così sempre degno delle proprie tradizioni.
Non lo diciamo a caso in vena di celebrazioni; i grandi campioni hanno un’anima e in questa si aggregano i ricordi, gli episodi, le prodezze, le strategie che determinano le capacità e lo stile del fuoriclasse: questo è Zanôn che anche aldilà dei 60 anni dinnanzi alle bocce ha gli impulsi e i desideri di un ragazzino.
La proclamazione di CAMPIONE DEL SECOLO è un’altra gemma da incastonare nell’eccezionale palmares di Giuseppe Zannoni, ma siamo certi che in fatto di successi il suo appetito è ancora insaziabile, e la riprova è arrivata puntualmente con le prime 2 gare del nuovo secolo che l’hanno visto salire sul podio: a Granarolo nell’individuale si è dovuto accontentare del gradino più basso, mentre invece è salito in coppia con Paolo Taroni su quello più alto a Bulgaria di Cesena; siamo certi pertanto che le sue qualità naturali sono integre, l’immensa volontà le sorregge, l’esperienza le fortifica, la tecnica le affina per cui diciamo: la leggenda continua.
Questo l’universo di numeri e dati statistici del suo straordinario curriculum al 31.12.99 attraverso il quale si può ricostruire la grandezza del campione e la dimensione dell’atleta: su 270 finali disputate ha ottenuto 178 successi (vale a dire all’incirca 2 su 3) così ripartiti: 126 volte primo come bocciatore. 52 volte primo come puntatore. Si è affermato con 31 partners diversi e precisamente con 15 bocciatori e 16 puntatori!
E’ passato vittorioso almeno una volta su 55 campi di gioco romagnoli (questo spiega la sua popolarità) Gare speciali da mettere in evidenza: 4 “Coppe dei Campionissimi” (DLF Faenza),3 “Pallini d’Oro” (a Martorano di Cesena), 3 “Spanne d’Oro” (a Fossolo), 3 “Campionati Romagnoli di Società”, 2 “Campionati Romagnoli Individuali”, 2 “Campionati Romagnoli a Coppie”, 4 volte la “Coppa dei Campioni”.
Emerge in questo quadro di successi l’anno di spicco del solarolese, il 1992 con 20 finali e 13 vittorie.
Ho incontrato Giuseppe e mi ha parlato un po’ della sua carriera, nato nel 1937 inizia a giocare nel campo di Solarolo (quello ormai dismesso a fianco del principale) nel 1957 per passatempo nell’attuale campo.
I suoi primi “maestri” sono statti Dal Fiume, Mascanzoni, Baroncini Alfredo, Dino “Balâna” Farolfi che gli diceva sempre “Quando segnano gli altri, te tira!”, grazie ai quali arriva nel 1969 alla prima vittoria in coppia con Baldassarri.
Si emoziona ancora quando ricorda che da giovane quando il campo principale di Solarolo era occupato lui ed i suoi amici si allenavano in quello più piccolo lì a fianco che fino agli anni ’90 era in buono stato si giocava anche nel piccolo se il grande era già occupato.
Negli anni 70 il campo principale fu coperto una prima volta, successivamente a seguito dei danni dovuti ad una copiosa nevicata ci fu un secondo intervento per ricoprirlo nuovamente.
Ancora oggi “le BOCCE” sono un punto di ritrovo importante a Solarolo, ma negli anni 60/70/80 la sera alle gare c’erano tantissime persone in tutta la Romagna, ma a Solarolo la gente affollava letteralmente il campo, specialmente in occasione delle partite più importanti.
Per avere un posto a bordo campo bisognava cenare presto e correre al campo.
Gli piace ricordare che lui ha giocato in coppia con tutti, non ha mai detto di no a nessuno e con questi amici ha vinto oltre 200 tornei.Nel 2000 il riconoscimento che lo pone a fianco dei più grandi sportivi di tutto il mondo come n.1 delle bocce: il CAMPIONE DEL SECOLO.
Di seguito riporto le motivazioni con le quali gli è stato conferito questo titolo, motivazioni pubblicate nel libretto “LO SPORT DELLE BOCCE IN ROMAGNA e il campione del 20° secolo” scritto da Luigi Donati (e Spurì).
E’ stato eletto il campione del secolo da una commissione nominata dal Comitato Romagna Bocce secondo determinati criteri:“Il premio non intende sottolineare solo le qualità tecniche dei vincitori, quanto quelle morali o meglio lo spirito d’autentici gentiluomini che hanno portato sui campi di gioco.
E’ un inno allo sport nel senso più puro del termine, ecco perché crediamo che riscuota tanto prestigio nel nostro ambiente.
Le nostre ricerche hanno determinato questa classifica …
1° Posto CAMPIONE DEL SECOLO il solarolese GIUSEPPE ZANNONI (Zanôn).
LA MOTIVAZIONE
Un campione nato per propagandare il fascino dell’agonismo, per tradurre le sue imprese in argomenti di simpatia e di ammirazione da tramandare da una generazione all’altra; ha saputo dare umanità alla propria leggenda, con la propria dimensione ed il proprio carattere avendo costruito la sua ammirabile inarrivabile carriera come giocatore quanto mai versatile: bocciatore o puntatore indifferentemente. E allora emerge la sensazione che quest’uomo capace di rendere giovanili i suoi 63 anni, appartenga non ad una sola società, ma semplicemente a tutto il movimento sportivo in generale ed a tutto il Boccismo Romagnolo in particolare.
Da vincitore o da sconfitto, questo ragazzo dai capelli bianchi, non ha mai smarrito la coerenza della sua semplicità, quella che percorre trionfi e sconfitte, collere e felicità, rabbia e serenità, senza mai perdere di vista i valori originari dello sport: non arrenderti mai! Dai sempre il massimo! ricordati che vivi nel privilegio di un divertimento, non mortificare il tuo istinto e la tua fantasia!
Essendo uno straordinario comunicatore di sentimenti, ti attira, ti trascina, e con il suo smarrire la propria identità tecnica e temperamentale, mostrandosi così sempre degno delle proprie tradizioni.
Non lo diciamo a caso in vena di celebrazioni; i grandi campioni hanno un’anima e in questa si aggregano i ricordi, gli episodi, le prodezze, le strategie che determinano le capacità e lo stile del fuoriclasse: questo è Zanôn che anche aldilà dei 60 anni dinnanzi alle bocce ha gli impulsi e i desideri di un ragazzino.
La proclamazione di CAMPIONE DEL SECOLO è un’altra gemma da incastonare nell’eccezionale palmares di Giuseppe Zannoni, ma siamo certi che in fatto di successi il suo appetito è ancora insaziabile, e la riprova è arrivata puntualmente con le prime 2 gare del nuovo secolo che l’hanno visto salire sul podio: a Granarolo nell’individuale si è dovuto accontentare del gradino più basso, mentre invece è salito in coppia con Paolo Taroni su quello più alto a Bulgaria di Cesena; siamo certi pertanto che le sue qualità naturali sono integre, l’immensa volontà le sorregge, l’esperienza le fortifica, la tecnica le affina per cui diciamo: la leggenda continua.
Questo l’universo di numeri e dati statistici del suo straordinario curriculum al 31.12.99 attraverso il quale si può ricostruire la grandezza del campione e la dimensione dell’atleta: su 270 finali disputate ha ottenuto 178 successi (vale a dire all’incirca 2 su 3) così ripartiti: 126 volte primo come bocciatore. 52 volte primo come puntatore. Si è affermato con 31 partners diversi e precisamente con 15 bocciatori e 16 puntatori!
E’ passato vittorioso almeno una volta su 55 campi di gioco romagnoli (questo spiega la sua popolarità) Gare speciali da mettere in evidenza: 4 “Coppe dei Campionissimi” (DLF Faenza),3 “Pallini d’Oro” (a Martorano di Cesena), 3 “Spanne d’Oro” (a Fossolo), 3 “Campionati Romagnoli di Società”, 2 “Campionati Romagnoli Individuali”, 2 “Campionati Romagnoli a Coppie”, 4 volte la “Coppa dei Campioni”.
Emerge in questo quadro di successi l’anno di spicco del solarolese, il 1992 con 20 finali e 13 vittorie.