Fabio Baldi |
I protagonisti della Banda
Bruno Visani, per tutti “Brunì”
Bruno era originario delle colline sopra Modigliana, zona da cui, ancora ragazzo, si era trasferito in pianura per svolgere l’attività di “garzone” con lo scopo di aiutare la propria famiglia e ovviare, almeno in parte, alla povertà, che aveva caratterizzato la sua giovinezza. In tale situazione non aveva certamente avuto la possibilità di studiare ed imparare di suonare uno strumento, ma la musica lo affascinava, anzi, era la sua passione. Forse proprio per questo motivo, aveva accettato il ruolo di bidello della banda.
Il suo compito era quello di provvedere a tutte le mansioni di pulizia della sede, anche a quel tempo ubicata all’interno della torre, di portare gli strumenti più ingombranti, di montare e smontare il palco per i concerti. L’amore per la musica lo manifestava fischiettando tutti i motivetti che suonavamo o i brani di liscio resi celebri dalle numerose orchestre romagnole dell’epoca.
Quel fischiettio allegro e vivace anticipava sempre la sua venuta ed era dimostrazione del suo carattere e del suo modo di essere. Bruno era una persona semplice, dove semplice non ha un significato diminutivo.
Di lui non ricordiamo particolari gesta: la sua umanità e la sua generosità le manifestava nel quotidiano non facendo mai mancare a nessuno il suo prezioso aiuto e la sua grande laboriosità. Non solo per la banda, ma anche per ogni altra istituzione, lui era sempre pronto a dare una mano al punto che, il suo aiuto risultava a volte talmente scontato da non meritare nemmeno il grazie da parte di chi lo riceveva.
Era sempre intento a fare qualcosa di utile, col sorriso sulle labbra, pronto a scambiare con chiunque una battuta con il suo simpatico accento “montanaro” di Modigliana. Era di bassa statura, contraddistinto da una marciata tutta sua, che si era accentuata col passare dell’età mantenendosi però svelta e vivace.
Solamente quando ballava il liscio acquisiva un’andatura normale e appena intonavamo un valzer non si lasciava scappare l’occasione per invitare al ballo le signore presenti. Sempre vestito in modo distinto e pulito, in particolare quando si andava a suonare di domenica si presentava in giacca, camicia e cravatta colorata, legata molto corta, quasi ad enfatizzare il carattere allegro che lo caratterizzava.
Non era sposato, gli piaceva stare in compagnia con noi giovani, e noi vedevamo in lui uno di noi.
F.B.